sabato 14 giugno 2014

FURIA LETALE - SOUNDTRACK: ARCH ENEMY - NEMESIS


Assunse la posizione di guardia del gosuto himitsu, l’arte marziale degli agenti spettro: gamba sinistra avanti, baricentro basso, braccia tese in avanti con la mano aperta.
Sentendosi pienamente rigenerata, attese che iniziasse il pezzo successivo, un brano degli Arch Enemy che si intolava con il suo stesso nome di battaglia: Nemesis. Sugli stacchi iniziali, colpi di piatto e basso, con la chitarra che svisava volando in un crescendo distorto, iniziò una serie di calci e pugni, concentrando l’esplosione della kime a tempo con il ritmo indiavolato della musica, passando a eseguire il suo personale kata. Quello che lei aveva denominato “Il petalo”: la metamorfosi del guerriero. Un’elegante e rapida successione di mosse che passavano in rassegna le arti da combattimento con cui era stata forgiata durante l’addestramento. Un mix di karate, kung fu, aikido... tante arti me- scolate. Una danza fatta di mosse micrometricamente calibrate, efficaci e letali, sequenze di calci e pugni, salti mortali, un’armonia di forme, muscoli che guizzavano e si contraevano entrando a far parte dell’insieme melodico che univa corpo e mente. Solo per arrivare al cuore.
Quando completò l’esecuzione restò immobile, come in trance, fino a quando la musica non terminò.
Pag.30 






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