lunedì 23 giugno 2014

FURIA LETALE - LE ARMI DEI CATTIVI


IL COLTELLO RICURVO ZIRAH BONK  DEL DERVISCIO


Il Derviscio smise di fischiettare e sorrise con espressione glaciale, mentre faceva scattare il braccio e colpiva. Un fendente traverso dal basso verso l’alto che bucò la giugulare della giovane guardia: il corpo che s’irrigidiva, le mani che correvano per cercare di respingere il carnefice che continuava a spingere la lama del zirah bonk sempre più a fondo, fino all’osso, e la teneva ferma dentro, con la punta che raschiava contro le vertebre cervicali. I muscoli del collo che si contraevano come per tossire. I piedi che scalciavano, fino a fermarsi con un ultimo, definitivo sussulto.




 LA SPADA DA ESECUZIONE NGULU 
DI MOBASU CHANGA



Mobasu Changa in tuta da combattimento “ienata” lo stava aspettando. Minaccioso e terribile. La testa calva e il viso dipinto di colori tribali, cerchi magici sulla fronte e sulle guance. Gli occhi spiritati di un folle. In pugno stringeva la sua spada del potere, la ngulu da esecuzione con la lama a falce. — Benvenuto nello Stato libero del Gowa! 
  


FUCILI D'ASSALTO AK-47 DEI SOLDATI IENA

Si disposero a destra e a sinistra su vettori opposti di perlustrazione, copertura completa dell’area. Inquadrarono i nemici. Poco più che ragazzi, sedici, diciassette anni al massimo, caporalmaggiori con gli AK-47 puntati e gli sguardi folli. Drogati fino al midollo, pericolosi.










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