Beka posò lo sguardo su una delle auto da collezione parcheggiate sotto la tettoia apposita: una Jaguar Lyonheart K nera. L’aveva già notata quando era arrivata in quel posto qualche ora prima, per riportare a un padre angosciato la figlia rapita liberata. Una figlia adottiva che nascondeva un segreto impossibile: una insospettabile identità.
— Sappiamo che Tang si trova a Nairobi. E probabilmente starà attendendo con impazienza la notizia dell’eliminazione di Ari- stide Abnega.
— Quindi cosa suggerisce?
— In serata informeremo gli organi di stampa di ciò che è successo, senza entrare troppo nei particolari. L’ex vicepresidente morto in circostanze misteriose assieme alla figlioletta adottiva... — Beka continuava ad ammirare la Lyonheart sotto la tettoia: una splendida rivisitazione della mitica E-Type, come la sua auto che riposava nel garage del loft rifugio in cui abitava, a Parigi.
Beka raggiunse l’auto e sbirciò dentro l’abitacolo: il telecomando keyless era posato sulla plancia del cruscotto. Azionò la maniglia per sbloccare la portiera. Salì a bordo. Odore di pelle. Sedili morbidi e avvolgenti. Appeso allo specchietto retrovisore un cro- cefisso di legno. Spinse il pulsante rosso posto sopra il cambio e accese il motore con un rombo.
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