“Atterrò sul tetto in un
groviglio sussultante di nylon e fili attorcigliati. Sganciò la fibbia a rilascio
rapido dell’imbracatura del paracadute. La cupola di seta si afflosciò dietro
di lei.
Corse silenziosamente
per mettersi al riparo dietro uno dei comignoli per l’aereazione. Si tolse la
maschera dell’autorespiratore e sganciò la bombola dell’ossigeno. Poi si
spogliò della tuta termica sbocciando con la divisa da combattimento sotto.
Controllò la situazione, mantenendo il visore ad infrarossi davanti agli occhi.
La guardia stava transitando dalla parte opposta, sul camminamento che seguiva
la ringhiera della piattaforma dell’elicottero.
Controllò la distanza
del bersaglio: 97 metri, quasi al imite di portata della FK.
Estrasse la pistola
silenziata e prese la mira con calma. Tenendola in appoggio sulla sommità
squadrata del comignolo. Trattenendo il respiro, azzerò i tremori della mano e
tirò il grilletto. Un tump sommesso. E la testa della guardia scomparve in uno sbuffo fosforescente... ”
FK: la pistola da difesa sui 100 metri
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